ultimamente ho riscoperto i tegami di coccio, sono stupendi soprattutto per le lunghe cotture tipo ragù, brasati, cottura di legumi, e quant'altro richieda tempi di cottura lunghi e cottura dolce
dovendoli acquistare meglio prendere quelli smaltati sia dentro che fuori, quelli non smaltati fuori ovviamente assorbono molto le macchie di unto o di altro e diventano esteticamente molto brutti
quando si acquistano conviene -ovviamente- prenderli con il loro coperchio per esserre sicuri che -volendo coprire in cottura- ci sia una perfetta chiusura
ecco come si presentano:
nel mio caso il colore dello smalto cambia tra dentro e fuori, la parte sotto non deve essere smaltata: si rovinerebbe molto lo smalto e la terracotta non respirerebbe come dovrebbe
perima dell'utilizzo (o dopo molto tempo che non si utilizzano, magari anni) conviene compiere queste operazioni:
immergerli in acqua fredda per almeno una notte, se non per un giorno intero
vedremo dalle bollicine che si formeranno subito proprio che il tegame assorbirà l'acqua. questo aiuterà la nostra terracotta a sopportare la cottura senza rompersi
una volta passato il tempo di ammollo, levare dall'acqua, asciugare bene e passare uno spicchio d'aglio tagliato su tutta la superficie, passando bene sul fondo anche più volte
il passaggio dell'aglio aiuterà a sigillare tutti i pori della terracotta
lasciamo con questa patina d'aglio per un paio d'ore, poi si possono lavare normalmente e, molto importante, far asciugare rigirati, meglio se con spazio libero anche sotto
una volta asciutti sono pronti per essere utilizzati
altra raccomandazione e accortezza: utilizzarli sempre con uno spargifiamma tra il tegame e il fornello, lo spargifiamma consentirà una migliore distribuzione del calore e eviterà un contatto prolungato della fiamma su un unico punto del tegame, rischiando di farlo rompere
ecco uno spargifiamma: